di Chiara Gamberale
Erica, giovane moglie, impiegata in banca, un' ottima cuoca, una madre attenta, appassionata di serie televisive, una vita regolare...fin troppo; Tea, attrice della serie TV più in voga del momento, bellissima, sposata per "gioco" e...insoddisfatta.
Una sola cosa le accomuna: fanno la spesa nello stesso supermercato.
Cosa avrà di così interessante quello che comprano, che puntualmente spiano a vicenda? In quei carrelli c'è tutta la loro vita. Tra farina, biscotti, bottiglie di birra e lasagne surgelate, si concentrano le loro giornate, i loro pensieri, le lacrime, i sogni, i progetti.
Tea ed Erica si studiano, da lontano,e iniziano a conoscersi, senza mai neppure salutarsi, entrando l'una nei pensieri dell'altra.
Erica esce dal seminato. Un drammatico evento la scuote, e lei trova riparo nei social network, dove scopre che la vita, fuori dalla sua cucina, va avanti, il passato riemerge, e lei rinizia a sentirsi viva.
Tea si rende conto che col suo Peter Pan non è più felice...lo è mai stata? E inconsciamente capisce di essere volata via dall' Isola Che Non C'é...probabilmente trascinata dal fascino della spesa di Erica...la signora Cunnigham.
Un'altalena in costate movimento, due vite a confronto.
Due donne diverse, due vite diverse, ma un solo desiderio: rifiutare una vita "sottovuoto", sconfiggere le proprie psicosi, alzare la voce e riappropriarsi di se stesse...dalla testa al cuore!
|
TITOLO: Quattro etti d'amore, grazie
AUTORE: Chiara Gamberale
AUTORE: MONDADORI
PAGG. 239
|
Due storie...anzi una, si una sola. Perchè forse in ogni donna esistono sia Tea che Erica.
Oppure no...qualcuna si sente più come Tea, altre si sentono Erica.
E io? Non lo so...o forse non lo voglio dire!
Chissà se mai i miei complimenti arriveranno a Chiara Gamberale, che, ammetto, conoscevo solo come conduttrice radiofonica e non come scrittrice.
Grazie per questa storia! Perchè, ne sono certa, in quel supermercato ci siamo tutte noi, le donne...
Un' ambientazione insolita, che ho amato molto.
Lo immagino quel supermercato, dalla descrizione deve essere molto grazioso...ne esistono?? Chissà...
Tutto parte da li, e sistematicamente è li che tutto ritorna, tra quegli scaffali, i freezer dei surgelati, e la fila alla cassa.
Non vi so dire quale delle due donne mi abbia attratto di più, quale delle due vite mi abbia tenuta più incollata al libro.
Si, un'altalena in costante movimento...si passa da una storia all'altra, col breve intervallo di una lista della spesa, e subito succede qualcosa, un fatto, un pensiero nuovo, una riflessione che merita di essere sottolineata, o una pagina che si guadagna una piega, per non essere persa (ahimé, lo ammetto...io sono una di quelle che fanno le orecchie alle pagine...e quante!!)
Quattro etti d'amore, grazie...forse avremmo tutte voglia di chiederli, non trovate?
E Tea ha il coraggio di chiederli...nel suo delirio, si, nella sua sofferenza, quando è all'apice del dolore, su quella spiaggia...ma forse è proprio nei momenti di maggiore sofferenza che diciamo la verità e che chiediamo ciò di cui realmente abbiamo bisogno, senza vergogna e senza preoccuparci delle conseguenze delle nostre domande, e abbiamo il coraggio anche di implorare, di pregare...
E qualcosa succede, si succede sempre, nel bene o nel male.
Quanti personaggi appaiono, e scompaiono, in queste pagine...e ognuno di loro è importante, lascia un segno, un solco, nella testa e nel cuore delle nostre protagoniste.
Perchè...non ricordate quanto sia profetica Rachele, la bizzarra collega di Erica, come lei vittima della rapina in banca?!? E' coraggiosa, ha capito che forse quello potrebbe essere l'ultimo e unico momento per dire la verità su se stessa, e lo fa! Si, è vero...poi sparisce, perchè non siamo poi così forti per farci carico di quello che diciamo in preda alle emozioni, non è vero??
Ma si, lo è, ci credo...è in qualche modo profetica ..." Ma tu ci pensi Erica a tutte le esistenze che potrebbero farci felici, se non fossimo sempre alle prese con la nostra?"...forse sta tutto qua il problema! E questa frase mi ronza in testa, si ripropone, chiede una risposta, obbliga a una riflessione....prima o poi ci arriverò.
Si potrebbe parlare per ore, scrivere tanto su Riccardo, Michele, Gu e Viola, Fabiano ed Enrico, Anthony, Nena e gli altri...si tutti gli altri che girano attorno a Tea ed Erica e che, come dice Tea, hanno tutti ragione e tutti torto sulla vita.
E grazie, cara la nostra autrice, perchè rendersi conto di aver abbandonato l'Isola Che Non C'è ha fatto male a tutti...ne sono certa...e tu ci hai fatto ripensare a quanto era bello volare, leggeri, senza pensieri e senza ricordi...
Ma forse è bello anche ora...in cui la gonnellina di foglie e bacche è un po troppo corta, siamo cresciuti e non sappiamo più volare...ma, se solo lo vogliamo, possiamo trovare il coraggio di scegliere di essere felici.
ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATO