BLU PRINCIPE Alessandra Burzacchini ED. ARTESTAMPA 2012, 176 p. |
di Alessandra Burzacchini
"Carpi. Gennaio 1518. La piazza era immersa nella nebbia."
Alberto III Pio, principe di Carpi, si accinge a partire per Roma.
Lui, uomo di grande diplomazia, tra ambascerie e accordi, trattati e viaggi, ha un unico scopo nella vita: continuare ad avere Carpi, e garantire al suo feudo quella prosperità e quella pace che tanto gli stanno a cuore.
Ma in quel mese di Gennaio avrebbe raggiunto Roma per stipulare l'accordo più stretto che avesse mai fatto: il matrimonio con Cecilia Orsini, nipote di Papa Leone X.
Perché l'inquietudine più profonda alberga nel cuore del principe? Che cos'è quel senso di incompiutezza che gli attanaglia il cuore, che lo tiene in sospeso tra il presente e il passato e gli da la sensazione che mai più nella sua vita potrà essere felice?
Sono passati dodici anni; Alberto sa perfettamente che nel suo cuore non ci sarà mai più posto per un'altra donna. Nemmeno Petrarca, il suo amato, o Virgilio, sua grande passione, possono dargli conforto.
Quei lunghi capelli, fili d'oro che le ornavano il viso, le vesti candide, la pelle rosea e quegli occhi giovani e curiosi, capaci di incatenargli il cuore...sono i ricordi che non gli danno tregua da un amore senza rimedio.
Un amore impossibile, un amore ostacolato da interessi feudali, un amore vinto da ragioni di stato.
La storia di un principe, di terre e di animo, Alberto III Pio di Carpi, uomo di cultura, di lettere, amante dell'arte e della bellezza, e di Margerita, la donna che ha dato un senso alla sua esistenza, che ha lenito le sue angosce più profonde, e che abiterà per sempre il suo nobile cuore.
"Chi lo sa cosa alberga nel cuore e nel riposo di un uomo?"
E' con questa frase che amo ricordare "Blu Principe" di Alessandra Burzacchini.
Perché il segreto di ognuno di noi, il nostro più vero e profondo senso di esistere, abita dentro al nostro cuore, al riparo da occhi indiscreti, e nascosto anche a chi ci è più vicino, a chi crede di conoscerci più di ogni altra persona.
Il principe Alberto III Pio ha tenuto la sua amata Margherita al riparo nel proprio cuore, ne ha difeso il ricordo, l'immagine, le emozioni provate con lei e al pensiero di lei.
Con Alessandra Burzacchini facciamo un salto temporale nell'Italia del XVI secolo: anni importanti, significativi, anni di rottura e di grandi cambiamenti. La musica, l'arte, l'architettura, la cultura in genere, trovano in questo periodo storico un importante definizione. Alberto III Pio rappresenta appieno questa realtà che sta fiorendo.
E' una figura nobile sotto ogni aspetto: amante dei libri, dai quali non si separa mai, ottimo conoscitore dell'arte e amico di grandi pittori, esperto in architettura e studioso di tutto ciò che in quegli anni stava dando lustro ad un'Italia che prendeva lentamente forma.
Mi piace pensare che l'amore per l'arte espressa dal principe Alberto, che aleggia in tutte le pagine di questo romanzo, sia in realtà la grande passione della nostra cara autrice: con quale delicatezza ci viene presentato il giovane Raffaello Sanzio, con il quale ricordiamo il ritratto di Guidobaldo da Montefeltro e il ritratto di Elisabetta Gonzaga, ancora oggi esposti nella Galleria degli Uffizi a Firenze.
Alberto, è affascinato ed ammaliato da ogni esempio di bellezza, ma niente potrà mai sconvolgerlo quanto la sua amata Margherita.
Un romanzo che parla di bellezza, di grandi sentimenti, i più nobili. Un romanzo che inchioda il lettore alle pagine con la forza dei sentimenti, con il dolore struggente di una coppia separata per interessi politici.
Pagina dopo pagina, attraverso un andirivieni temporale dolcemente proposto al lettore, percorriamo con Alberto III Pio le strade d'Italia, e con lui viaggiamo dentro e fuori il suo cuore, da Carpi a Roma, da Urbino alla splendida Toscana che diventa cornice dei suoi ricordi più belli.
Carpi |
Una scrittrice carpigiana che nelle sue pagine ci fa sognare Carpi com'era, e come il principe avrebbe voluto che diventasse: avrebbe voluto fare della sua amata Carpi una vera e propria città ideale, ricca di fede, di filosofia, di bellezza e di pace.
Io sono stata adottata da Carpi circa quattro anni fa, ne conosco poco la storia, le abitudini, le tradizioni, gli abitanti e le leggende popolari.
Ma agli occhi di tutti, anche di chi, come me, non vi è nato o cresciuto, è un gioiello, un piacere per gli occhi e per la mente.
Forse non è la città ideale, oasi di pace come avrebbe sognato il principe Alberto di Alessandra Burzacchini, ma una cosa è certa: i suoi stessi ideali dovremmo averli noi, ancora oggi.
Lavorare per la nostra città, tenerne viva la storia, il ricordo di chi ha sudato, lottato e sognato, per rendere Carpi la splendida città che è diventata. Conservarne le bellezze e farne con orgoglio stemma agli occhi del mondo.
Blu Principe non è solo un romanzo d'amore, non è nemmeno solo un romanzo storico...
...Blu Principe è poesia.
Grazie ad Alessandra Burzacchini, e grazie al suo animo nobile, grazie al quale ha riversato le parole più belle sulla pagina bianca, andando a creare un'opera di rara bellezza, fuori dai nostri tempi e da quanto siamo soliti leggere.
Leggiamo Blu Principe perché ci permette di sognare, perché possiamo emozionarci, soffrire coi personaggi.
Leggiamo Blu Principe perché possiamo vedere la nostra terra com'era, con gli occhi trasognati di chi l'ha amata e protetta a costo della vita.
Leggiamo Blu Principe perché le parole d'amore che Alberto sa rivolgere a Margerita sono quelle parole che chiunque vorrebbe sentirsi dire.
Leggiamo Blu Principe perché la poesia nel nostro quotidiano forse non esiste più...ma con Alessandra Burzacchini possiamo ancora sentirla viva.
ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATO
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