lunedì 18 novembre 2013

Masterpiece PER ME E' SI!

Ciao amici!
Oggi nasce una nuova rubrica di A cup of books! dal titolo
In my opinion!
 
Pensieri, commenti, voli pindarici di una blogger per passione e lettrice per vocazione!
 
E come non iniziare proprio da
MASTERPIECE
il primo talent show per aspiranti scrittori!
 
 
In my opinion #1
 
PRIMA PUNTATA 17 NOVEMBRE 2013
H 22,50 RAI TRE
 
La prima puntata di Masterpiece ha suscitato scalpore, indignazione, snobismo.
Certo tutti possono esprimere la loro opinione, via libera agli sfoghi, alle critiche, alle stroncature.
Mi sembra che molti blogger, opinionisti, ed esperti letterari non aspettassero altro che la mattina del dopo puntata per sferzare il loro colpo.
Grazie al cielo era in seconda serata, altrimenti saremmo stati sommersi da anatema notturni sui vari social.
E' vero, concordo con molti di voi che si chiedono se sia possibile realizzare un reality letterario interessante.
Non lo so, non mi è ancora chiaro.
La notizia di Masterpiece ha suscitato subito il mio interesse: finalmente qualcosa di nuovo, mi sono detta, qualcosa che, in teoria, dovrebbe avere contenuti interessanti; un programma che potrebbe far entrare finalmente i libri nelle case degli italiani.
Come sempre, in Italia, i programmi interessanti vanno in onda in seconda serata...Dopo due ore di zapping compulsivo, e programmi di dubbia qualità, chi ha voglia di riattivare i propri neuroni e seguire fino a mezzanotte e mezzo un reality in cui si parla di libri?
Bhe, tra questi c'ero io.
Torniamo al programma: tutti abbiamo notato che gli apprendisti scrittori scelti fossero dei veri e propri personaggi; intendo dire uomini e donne con caratteristiche più o meno buffe, o con vissuti dolorosi profondi e spettacolarizzabili. Perché? E' necessario...?
De Cataldo-De Carlo-Selasi
Probabilmente si. Sempre di televisione si sta parlando.
E capiterà che, come in tutti i reality che ci propinano saremo portati ad affezionarci unicamente al "concorrente", dimenticandoci del motivo che lo porta a essere li. Non trovate?
La mia speranza invece è di ricordarmi i romanzi, le parole, le trame dei lavori scelti...o quantomeno i titoli, che sarebbe già un traguardo!
Due parole sulla giuria: non male!

Come in tutti i programmi televisivi si sono divisi i ruoli, e questo era inevitabile.
Giancarlo De Cataldo credo che sarà quello più amato, o almeno...da me lo sarà certamente!
E' molto attento e anche "poetico" nei suoi commenti.
Ha un'ottima capacità di confronto, dovuta certamente dalla sua formazione, e sa vedere al di la delle timidezze. Insomma, mi piace!
Andrea De Carlo...non l'ho ancora ben inquadrato. Gli fanno fare la parte del cattivo...anche se queste stroncature alla Gordon Ramsey non sono sempre necessarie...non trovate?
Si potrebbe essere un po' più originali! C'è chi rompe i piatti e chi strappa manoscritti??
Avanguardia pura...!
Un romanzo non è una ricetta di cucina, che può riuscirti meglio o peggio a seconda della serata, e non è nemmeno un brano cantato o una coreografia che potresti ripete e fare meglio dopo solo pochi minuti.
Un romanzo, per buono o mediocre che sia, è frutto di un lungo lavoro, di ricerca e di approfondimento, ed è espressione dell' anima, di un pensiero che nasce da esperienze intime e assolutamente personali e non discutibili.
Con ciò non voglio togliere importanza alla giuria: i romanzi devono assolutamente essere giudicati, ruolo che di solito spetta agli editor, e il lavoro che si fa sul testo è lungo, e impegnativo.
E che dire di Taye Selasi? Non mi dispiace! Rispetto agli altri è la più nuova del mestiere, ma allo stesso tempo è una scrittrice completa, dalle molteplici radici, chissà che questo non le dia quella dolcezza necessaria per capire le incertezze e le frustrazioni dei giovani scrittori.
 
Allora mi chiedo: riusciranno i giurati ad essere obiettivi, a considerare anche romanzi che vanno oltre il loro personale gusto, stile, o corrente letteraria?
E' più degno di considerazione un romanzo che tratta i temi dello sfruttamento operaio, rispetto a un romanzo Kinsella Style?
Chi lo sa...


Mi è piaciuto molto l'elevator pitch con Elisabetta Sgarbi, direttore editoriale Bompiani, subito paragonata a Miranda del Diavolo veste Prada...insomma, non deve emularla per forza, ma quel tocco di fashion non fa mai male!!
 
Quindi, tra dubbi, incertezze, e tanta curiosità... A cup of books è a favore!
Voglio dare a Masterpiece una possibilità...sono ancora pochi gli elementi per giudicare il programma.
Che ne dite??
Noi book blogger, dopo poche recensioni, diventiamo subito un po' snob e ci sentiamo in diritto di criticare; perché invece, per una volta, non accettiamo anche qualche compromesso, nella speranza che le intenzioni alla base siano buone?
Tutto quello che guardiamo è spettacolo, che lo si voglia o no.
Non si parla molto di libri in televisione, anzi, quasi per niente.
Il mestiere dello scrittore non è ben capito, e riconosciuto, non trovate?
E allora perché non iniziare da Masterpiece! 
E' all'edizione zero...dobbiamo solamente aspettare e vedere cosa ci può offrire!
 
Ah, dimenticavo...Lilith mi piace. Credo che abbia qualcosa da dire...
Alla prossima puntata!

 
 
 
 
 




4 commenti:

  1. Cerco sempre di avere pochi pregiudizi, ma ne riguardi dei reality, ahimè, ne ho qualcuno. In ogni caso il tuo commento mi ha incuriosito. Può darsi che la prossima puntata la guardi... :-)

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    1. Flavio, che bello incontrarla qui!
      Credo sia sempre importante dare ad ogni cosa il giusto peso, purtroppo i compromessi della televisioni sono sempre evidenti. A noi books lovers fa male vedere la scrittura strumentalizzata ma allo stesso tempo mi piace dare una possibilità, capire se anche questo "poco" può servire magare ad una giusta causa: invitare alla lettura e alla scrittura, ed interessarsi ad esse. Speriamo non serva solo ad aumentare le vendite di "alcuni" :-)
      Grazie ancora! Onorata!

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  2. Aspetto la seconda puntata e soprattutto lo "show" vero e proprio prima di lanciare saette.
    Sono rimasta piuttotosto perplessa per la sfilata di casi umani, troppi per i miei gusti e quelli altrui. Magari si è dato troppo peso alle biografie che al manoscritto in sè.
    Però preferisco vedere un reality con certi contenuti che dei cretini nullafacenti.

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    1. Ciao Marina...la aspetto anche io, e vedremo se definirlo il talent dei casi umani o quello degli aspiranti scrittori! Concordo, il manoscritto non deve essere messo in secondo piano, mi piacerebbe che leggessero di più e che le "esterne" fossero più interessanti e forti rispetto a quelle viste...Dai, aspettiamo! Ci aggiorniamo alla prossima!!

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