Burlington. Vermont. William e Ginny, trascorrevano la loro vita tra il circolo di lettura e la cura del giardino che, senza ombra di dubbio, doveva essere il piu' curato di tutto il quartiere.
Ma in una calda mattina di Giugno, casa Owen si ripopola inaspettatamente!
La prima ad arrivare fu Lillian, con figli al seguito, scappata da un marito infedele, seguita dal fratello Stephen e la moglie Jane, donna in carriera alle prese con una gravidanza difficile; ultima ad arrivare la piccola, ormai trentenne, Rachel, abituata al ritmo newyorkese ma senza un soldo in tasca, e reduce da una dolorosa storia d' amore.
Cosa stava succedendo ai figli di William e Ginny, che nel caldo e umido Giugno 2008 li portava a tornare a casa?
In pochi giorni la tranquillita' di quella casa, si trasforma in un turbinio di voci, grida, pianti di neonati, vestiti in ogni angolo, lavatrici perrennemente in funzione e tensione, tanta tensione... William e Ginny si trovano impreparati ad accogliere i loro, ormai adulti, amati figli e tutto cio' che si portano dietro.
La storia di una famiglia che dopo anni si ritrova forzatamente riunita a fare i conti con il presente di ognuno: persone cambiate, cresciute, a tratti irriconoscibili.
TITOLO: Mirtilli a colazione AUTORE: Meg Mitchell Moore EDITORE: Garzanti PAGG. 309 |
A mio parere e' l'unica che, con la sua storia e i suoi sentimenti, i tormenti e lo stile di vita, aggiunge un pizzico di brio ed una buona dose di energia a tutta la vicenda.
Una storia potenzialmente affascinante ma, dal mio modesto punto di vista, per nulla accattivante.
Meg Mitchell Moore ha un'ottima penna, una profonda capacità di descrivere i pensieri e le emozioni di ogni personaggio che, ammetto, si è perfettamente delineato nella mia mente.
Ma credo che non abbia avuto molta pietà dei suoi personaggi: giovani e meno giovani, senza spina dorsale, deboli nei rapporti, anche quelli più stretti, e che in 309 pagine non riescono ad avere quella maturazione necessaria a dare alla storia la svolta decisiva.
Ho trovato assolutamente insopportabile la figura di Lillian, che purtroppo domina l'intera vicenda: la definirei "molle", mancante di carattere ed ironia...un rapporto scostante con la figlia di soli tre anni che a stento riceve coccole e attenzioni.
Completamente concentrata su stessa, sarà obbligata a guardarsi dentro e ad accettare la dura realtà di un matrimonio in difficoltà.
Lillian da al lettore un'immagine di maternità opprimente, talvolta inopportuna, che quasi appare come una condizione imprescindibile ma anche indesiderata.
Molto attuale la difficoltà di Jane ad accettare che la vita dovrà inevitabilmente cambiare con la nascita della figlia: divisa tra amore, famiglia e un lavoro soddisfacente è pronta a ribaltare il ruolo dell'uomo e della donna all'interno dell'economia familiare.
Mirtilli a colazione è il primo romanzo di Meg Mitchell Moore, curato in ogni dettaglio, preciso nelle descrizioni...ma non è riuscito a suscitare in me quelle emozioni che restano.
Non consigliato.
Ottimo lavoro, seguirò i tuoi preziosi cosnsigli. A presto. F.C.
RispondiEliminaGrazie F.C.!
EliminaAlla prossima settimana con un nuovo post!
Buona lettura!