martedì 30 ottobre 2012

Venere in metrò


di Giuseppe Culicchia


Milano. Quella che conta. Quella delle sfilate. La Milano di Prada, di Gucci e di Dolce & Gabbana.
La Milano delle PR e degli uffici stampa.
La Milano dei Suv, dell’apericena, della cocaina, di Nobu e delle serate al Roialto.
La Milano delle scuole private, e delle mamme in carriera.
La Milano di Gaia, 38 anni, fisico da modella, capelli perfetti, trucco perfetto, un lavoro alla moda, una casa in centro, tre carte di credito, un suv, un iPhone, un profilo su Facebook, uno su Twitter.
Ma Gaia ha anche un marito, immaturo e assente, un amante dalla doppia vita, una figlia con cui da anni non parla, una madre ex modella depressa e ossessiva, e una psichiatra da 300 euro a botta.

La vita di una donna che ha fatto del fashion system la sua religione, dei tweet di Francesca Versace e The Blond Salad le sue regole di vita.
Ma il passato di Gaia torna a galla, irruento e doloroso, scatenato dal licenziamento in tronco e dalla fine della sua relazione con Niccolò, suo amante e sua ragione di vita.
Gaia dovrà aprire gli occhi, quegli occhi che non piangono, perché “piangere è una cosa da uomini”,  smetterla di nascondersi  a se stessa: le sue responsabilità di madre, di figlia e di donna, chiedono di essere vissute. Un finale aperto, dolcemente ironico dove l'orizzonte si allarga...non conta più essere giusti, ma "essere". Punto.



 
TITOLO: Venere in metrò
AUTORE: Giuseppe Culicchia
EDITORE: Mondadori
PAGG 255

Una finestra sulla Milano di oggi, o meglio, sulla Milano di molti.
Se il lettore conosce abbastanza bene la città e tutti i luoghi riconosciuti come must dal fashion system, credo che possa farsi un’idea molto chiara della storia, ma non è necessario perchè Giuseppe Culicchia descrive i suoi personaggi in maniera così dettagliata che quasi sembra di vedere Gaia, di conoscerla,di seguirla per le strade di milano, col suo suv super accessoriato, il tacco dodici e l’iPhone sempre in mano.
Vedo Ilaria e Solaria, le sue amiche del cuore, fuori dal Radetzky con un Vodka Lemon in mano, che parlano ossessivamente ma guardano altrove in cerca di qualche broker da abbordare.
E tra loro sempre Gaia, persa nel suo telefonino a controllare i cambiamenti di stato di Niccolò e a rifiutare le innumerevoli telefonate della madre.
Un romanzo assolutamente attuale, ironico e tragico allo stesso tempo, divertente ma con un retrogusto a dir poco malinconico.
Potrebbe averlo scritto una donna, e questo per l’autore è un grande merito, dal mio punto di vista: i sentimenti di Gaia, la confusione, i suoi sogni, la sua rabbia...le sue ossessioni, le dipendenze e le illusioni..sono tangibili, profonde.
Inutile nascondere che a Gaia non si può non affezionarsi: a tratti è irritante, altre volte talmente indifesa da suscitare tenerezza.

Durante la lettura ho provato spesso un certo disagio …se l’avessi avuta davanti forse le avrei detto “Sveglia Gaia, la vita è un’altra cosa!”…ma ho preferito seguirla, osservarla…nella speranza che anche per lei  arrivasse il momento del riscatto.
Giuseppe Culicchia è capace di strappare sorrisi, di commuovere, di tenerci in sospeso e di farci riflettere. 
Quel mondo fatto di immagine, di moda, di sorrisi e pugnalate, di eventi a cui non si può mancare altrimenti non sei nessuno, di persone che si devono conoscere ed altre che si devono evitare, un modo fatto di flash, di articoli che stroncano e di altri che esaltano per un fragile attimo...è in questo mondo che vive Gaia, talvolta esaltante e invidiabile, altre volte assurdo e doloroso.
Saprà la giovane Gaia vedere al di la della copertina patinata della sua vita...? Saprà ammettere a se stessa che la sua vita, ritoccata con photoshop, non ha nulla di originale ed invidiabile?

Non vi resta che leggere Venere in metrò.

Assolutamente consigliato.





6 commenti:

  1. Lo leggero senza ombra di dubbio!

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  2. Bene! Allora aspetto anche un tuo giudizio! Buona lettura!
    Silvia

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  3. lessi il primo (Tutti giù per terra) ma, a parte l'originalità del tema, quella prosa non mi prese...

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    1. Grazie Giò! Io gli darei un'altra possibilità! Ciao!

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  4. Io lo sto leggendo, sono praticamente a metà, e per me è incredibile, come hai scritto anche tu, il modo in cui l'autore, uomo, riesce ad entrare nella testa delle donne e a scrivere come se fosse una di loro. Questo per me è davvero fantastico.
    Vi auguro una buona settimana e una buona lettura! :-D
    Laura

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  5. Grazie per il tuo commento, Laura!
    Aspetto le tue considerazioni finali!
    A presto!

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