venerdì 7 dicembre 2012

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L' acustica perfetta

di Daria Bignardi


Marina di Pietrasanta e una vacanza al mare.
Quindici anni e tutta la vita davanti, da scoprire, da sperimentare.
Arno si sentiva onnipotente. Quell' estate aveva incontrato Sara: si erano amati subito, tra una corsa in pineta e un bagno al mare. Lui si esercitava al violoncello, lei lo ascoltava, lo aspettava. Lui aveva scoperto la sua ragione di vita: suonare con Sara vicina.
" Mi piacciono gli amori infelici"...così aveva concluso Sara, e così si era conclusa la loro storia quell' estate.
Gli anni passano, un incontro...casuale? Dopo tre mesi il matrimonio.
Lui musicista alla Scala, lei mamma a tempo pieno di tre figli voluti e amati. Ma una mattina come tante, Arno si sveglia, è solo in quel letto...lei non c'e'... Sara è partita...non è uno scherzo, è la realtà, la nuova realtà di un uomo a cui la vita chiede improvvisamente di aprire gli occhi e di iniziare un viaggio alla ricerca della verità.

 
TITOLO: L'acustica perfetta
AUTORE: Daria Bignardi
EDITORE: MONDADORI
PAGG. 200


"In questi mesi mi sono reso conto di non averla mai ascoltata nè osservata bene, proprio come diceva lei. Quasi quasi, l'ascolto e vedo meglio ora che non c'è". Cit pag.100
Il significato di tutta la vicenda è racchiuso in questa presa di coscenza di Arno. Che libro! Non saprei dire se mi ha fatto più bene o più male...perchè sa fare anche tanto male...!!

L'autrice ci propone vicende che non vorremmo mai vivere, che rifiutiamo: come può una madre, un giorno, senza motivi apparenti, lasciare tutto...lasciare i suoi figli?! Come si può accettare...giustificare...capire...?
Fa male...
Davvero una donna può essere capace di questo?
Quel che stupisce è che l'autrice sceglie di non far soffrire i figli di Arno e Sara, a loro non attribuisce la pesantezza della malinconia, della solitudine, non fa sentire l'abbandono. Anzi...
Pensate a Maria, la figlia maggiore di Arno e Sara: un personaggio assolutamente positivo, inserito nella sua generazione sotto ogni aspetto, ma con un cuore già maturo, capace di vedere oltre la frustrazione del padre.

Il centro del discorso è solo tra i due, un uomo e una donna, prima bambini, poi adulti, amanti, sposi...
Perchè Sara esce di scena...? Cosa si cela in quelle brevi e-mail che hanno il sapore della depressione, della confusione...
Si cela un grande coraggio.
Il coraggio della consapevolezza che la vita è una sola, e che se non troviamo il coraggio di guardarla negli occhi sarà una vita vissuta a metà.
Il coraggio di dire "Basta! Voglio essere felice anche io! "
Sembra facile, ma non lo è.

Arno ha mai guardato realmente Sara? E' riuscito a vedere non solo una bellissima donna, intrigante, disinibita, creativa...ma quello che era davvero, ciò che nascondevano i suoi occhi, i suoi silenzi, i suoi cambi di umore...i suoi gusti per le cose, le sue emozioni...?
No...non ha saputo vedere negli occhi della sua donna le sofferenze di un passato pesante, non ha mai riconosciuto le bugie dette, sussurrate, ma che urlavano una verità ben diversa.

Bellissimo. Un termine banale per descrivere un romanzo.
Passatemelo...perchè è DAVVERO bellissimo.

Non puoi sfuggire a ciò che leggi: non puoi far finta di niente, non puoi distrarti, Arno e Sara non te lo permettono. Si, è la loro storia, la loro vita...ma forse è anche un po la vita di tutti. Ne sono certa.
C' è qualcosa di ognuno di noi nel viaggio di Arno; in almeno una pagina, una riga, una parola,  di questo terzo e impareggiabile romanzo della bravissima Daria Bignardi, c'è anche la nostra vita, o una piccola parte di essa.

Sapete, spesso ho pensato che Sara abbia chiesto molto, forse troppo al suo uomo.
Sbaglio? Si...sbaglio.
Perchè forse è così che deve essere...perchè è ciò che meritiamo.
Di essere amate e desiderate non per quello che sappiamo dare, ma per quello che siamo dentro di noi, per il passato che ci appartiene, per quello che pensiamo, che crediamo.
Meritiamo qualcuno che ci permetta di essere tutto questo, e che ci lasci andare nel momento opportuno.

Volete farvi del male...? Leggete "L'acustica perfetta" di Daria Bignardi.
Credetemi...vi farà tanto bene!

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