venerdì 30 novembre 2012

L'angolo dei lettori ribelli

di Rebecca Makkai

Non c'è età per iniziare un viaggio.
Lucy Hull, 26 anni, e Ian Drake, 10 anni, frequentano la stessa biblioteca: lui, appassionato di libri, bambino di intelligenza e  perspicacia superiori alla media, lei, giovane bibliotecaria  per vocazione e necessità.
Due persone diverse, di generazioni diverse, con sogni e prospettive diverse...ma una grande passione in comune: la lettura.
I due si incontrano ogni giorno, e Lucy diventa complice e amica di Ian, colei che gli apre il mondo della letturatura, quella fantastica, che nasconde significati di libertà, quella negata e nascosta dalla ricca famiglia di Ian, conservatrice e bigotta, più impegnata ad eseguire censure, che a riconoscere che il figlio sta crescendo e cambiando.
Sarà proprio in Lucy che Ian troverà la sua via di fuga, il suo momento di libertà da una vita che inizia a stargli stretta, senza nemmeno capire il perchè, "obbligandola" ad un viaggio senza meta.
Missouri, Missisipi, Illinois, Ohio, Vermont, proseguendo fino al confine col Canada.
Su una vecchia e arrugginita auto azzurra, tra motel, fast food, biblioteche e bizzarri incontri, Lucy e Ian macineranno miglia e miglia,  alla ricerca di un attimo di libertà.


 
TITOLO: L'angolo dei lettori ribelli
AUTORE: Rebecca Makkai
EDITORE: Piemme
PAGG 363

Rebecca Makkai ha scritto una favola per adulti.
Ho scelto il suo romanzo perchè il titolo mi è piaciuto subito...mi aspetto sempre molto da un bel titolo.
Infatti, "L'angolo dei lettori ribelli" apre scenari inaspettati e diversi tra loro.
La biblioteca di Hannibal, Missouri, è l'angolo in cui Ian, protagonista insieme a Lucy di questa storia, si rifugia ogni giorno.
Ed è anche l'angolo di Lucy, giovane bibliotecaria, dedicata al settore ragazzi, alla prese con un passato da capire, e un futuro ancora assolutamente incerto.
Penso che le biblioteche abbiano un fascino irresistibile. Il silenzio, il profumo della carta, la libertà di vagare indisturbati tra scaffali colmi di libri, innumerevoli possibilità di avventure, riflessioni, risate, emozioni. Tutto questo a portata di mano.
Nei libri delle biblioteche si attacca in modo permanente la vita di ogni lettore...quei libri hanno viaggiato più di ogni uomo sulla terra: hanno visto case diverse, hanno soggiornato in zaini e borse di ogni genere, sono stati aperti, chiusi, consultati, sfogliati innumerevoli volte. Hanno anche subito traumi, sono stati però accomodati, forse molte volte, sono anche sporchi, si, ma quella è la vita che si portano appresso.
Torniamo a noi...anzi, ai nostri lettori ribelli.
Saliamo con Lucy e Ian su quella mitica auto azzurra giapponese e percorriamo con loro il lungo viaggio dal Missouri al Canada.
E così, seduti dietro di loro, aspettiamo che decidano cosa fare, quale direzione prendere, se proseguire o tornare a casa. Meglio fuggire? Il lettore se lo chiede, continuamente...e anche Lucy.
Figlia di un fuggiasco russo, porta dentro di sè la tendenza a guardasi le spalle, al sospetto, con un'idea di America come luogo in cui non puoi nasconderti ed essere dimenticata...perchè prima o poi qualcuno busserà alla tua porta per chiederti spiegazioni.
Ai più insensibili tutto questo può sembrare solamente la follia di una donna, che in modo più o meno evidente, rapisce un bambino e lo porta in giro per l' America.
Si sbagliano: è la storia di una giovane che non è riuscita a capire se stessa, che è confusa dalla propria vita, e che si sente responsabile della vita di Ian, e si convince di essere per lui l'unica possibilità di conoscere la libertà, quella libertà a lui negata dalla famiglia:  libertà di agire, di sperimentare la vita, e soprattutto di leggere quello che vuole, e quindi di pensare, fantasticare, sognare.
La sua ancora di salvezza.
Non so cosa avrei fatto al posto di Lucy; lei lascia che sia Ian a decidere le sorti di quel viaggio, e lui ha semplicemente voglia di viaggiare e di vedere, anche solo dal finestrino, un mondo che ancora non conosce.
Mentre leggevo pensavo"...chissà i genitori di Ian, a casa....chissà se Lucy verrà licenziata...chissà se la polizia la sta cercando..."
Ma non sono questi gli interrogativi da porsi.
Se ci fermiamo a guardare con attenzione i due fuggiaschi possiamo notare una luce abbagliante...proviene dagli occhi di Ian. E' la luce dell'entusiasmo, della curiosità, dell'allegria, della fantasia...la luce della giovinezza, che solo se le permetti di uscire è capace di inondare quanti sono vicini.
Allora si che nascono le domande importanti: noi, che leggiamo, abbiamo fatto il nostro viaggio? Abbiamo avuto anche noi la nostra Lucy che ci ha accompagnato per un pezzo importante di vita...mettendo a repentaglio o almeno, in discussione, la propria? E' bello pensarci, no?
Allora...partiamo con loro! E non preoccupiamoci di saper quale sarà la nostra meta. La cosa più importante, in questo caso, è l'esperienza grandiosa che il viaggio ci regala.


"Quel che mi serviva, in un tale frangente, era il romanzo perfetto da mettergli in mano, quello che l'avrebbe fatto volare a cinquanta mila miglia di distanza..." cit. pag. 88

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mercoledì 21 novembre 2012

Per sempre tuo

di Daniel Glattauer


Un giorno, per caso…in un supermercato di Vienna, un incontro…o meglio uno scontro.
Judith e Hannes si ritrovano così, in poco tempo, uniti l'uno all’altra.
Lei, single sui quarant’ anni, possiede un negozio di lampadari costosi nel centro di Vienna; lui, superati i cinquanta, architetto affermato, specializzato nella progettazione di farmacie.
Una storia che inizia con impeto; Hannes non ha dubbi, sono fatti per passare insieme il resto della loro  vita.
E Judith? Si lascia vivere, affascinata e sconvolta da questo principe azzurro, l’uomo che tutte le donne cercano e aspettano…almeno in apparenza.
Ma cosa si nasconde dietro alle parole romantiche di Hannes…ai suoi gesti gentili, alle sue premure, ai mazzi di rose gialle e alle sue continue sorprese?
Qualcosa non funziona. Il cuore di Judith lo sentirlo, ma la sua mente non lo capisce.
Troppe domande e nessuna risposta valida… è questo  che porterà la protagonista a fare i conti con la propria interiorità e con le voci che si annidano nella sua testa.
Sarà proprio il doloroso percorso dentro se stessa che le farà aprire gli occhi sulla realtà e  le insegnerà a distinguere l’amore dalla follia.


 
TITOLO: Per sempre tuo
AUTORE: Daniel Glattauer
EDITORE: Feltrinelli
PAGG. 184

....mi chiedo se è vero che a volte abbiamo bisogno di sentirci amati e credere a qualsiasi cosa ci venga detta....chissà, forse.
Daniel Glattauer ci lascia a bocca aperta.
Una lettura scorrevole, un libro assolutamente ben scritto, e sicuramente una buonissima traduzione.
L'ho trovato piacevole e davvero molto accattivante.
Non è solo una storia d'amore con finale a sorpresa, è un viaggio:
un viaggio doloroso, forse anche pericoloso. Un percorso che passa dal cuore alla mente, dal corpo all'anima di una donna bisognosa d'amore, di cure, di premure...ma che si scontra con una realtà ben diversa.
E sarà lei a pagarne le conseguenze e a dover fare i conti con la paura più profonda: quella di perdere il contatto con se stessa e con la vita reale.
Ma quanto male può farci un uomo? E ancora: sappiamo davvero essere così bisognose da non distinguere l'amore dalla follia più profonda? Conosciamo veramente le persone che ci vivono accanto?
Torniamo a Glattauer: scrittore esperto, si capisce bene. E' il primo suo romanzo che leggo e chissà che non mi venga voglia di approfondire, leggendo anche quanto ha scritto in passato.
Trovo la sua scrittura essenziale ma incisiva;  permette al lettore di entrare nella storia attraverso una descrizione quasi maniacale di tutto ciò che è sentimento, tormento, confusione...così da far apparire tutto assolutamente reale e tangibile...quasi condivisibile.
Il finale? Inaspettato...ha il sapore di un thriller psicologico.
Un risvolto inquietante chiarisce i dubbi che nascono durante la lettura e ne fa sorgere altri, lasciando il lettore ad un finale in sospeso.
Un romanzo che fa pensare: non bastano amici, famiglia, lavoro, passioni a salvarci dal buio che la vita a volte crea dentro di noi. Judith le risposte le trova dentro se stessa, la forza di "risorgere" è dentro di sè...e questo si che è un bel messaggio, non trovate?

Buona lettura!

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mercoledì 14 novembre 2012

Con te fino alla fine del mondo

di Nicolas Barreau

Parigi, straordinaria cornice, accoglie la romantica vicenda che ha come protagonista il bel Jean-Luc Champollion...per gli amici Jean-Duc.
Gallerista di professione in Rue de Seine, la Gallerie Du Sud è il suo regno, dove tra critici d'arte, pittori ossessivo-compulsivi, vernissage e belle donne, vive la sua metodica ma raffinata esistenza, di uomo single, piacente, culturalmente e professionalmente apprezzato.
Non avrebbe mai pensato che quella misteriosa busta di colore azzurro pallido e quella grafia così nobile, gli avrebbero movimentato e cambiato la vita.
Di scrivere lettere aveva smesso anni fa, giurando a se stesso che non l'avrebbe più fatto, dopo la sua prima delusione amorosa inferta da Lucille, la sua bellissima compagna di banco.
Ma qualcosa, nelle parole della misteriosa Principessa della lettera, lo spinge a invertire la rotta, e a buttarsi con veemenza in questa corrispondenza intrigante e appassionata.
Sarà colpa della romantica Ville Lumiere? Dell'arte che lo circonda? Chissà...ma quelle parole scritte a qualsiasi ora del giorno e della notte assomigliano sempre di più a qualcosa chiamato amore.



 
TITOLO: Con te fino alla fine del mondo
AUTORE: Nicolas Barreau
EDITORE: Feltrinelli
PAGG. 185
"L'arte di sedurre una donna consiste essenzialmente nel non accettare un no, non abbassare mai la guardia e corteggiarla come fosse una regina. In questo senso, ogni donna è una principessa, ormai l'avevo capito. Ognuna è un piccolo miracolo e ognuna ha le proprie fissazioni, che è meglio assecondare."
Di getto mi verrebbe da giudicarlo un romanzo da donne, ma non è del tutto vero.
Credo che molti uomini, nel segreto del loro cuore, avrebbero voluto essere sedotti in questo modo e vivere un'emozione così appassionata.
Questa Parigi aiuta davvero a sognare; Nicolas Barreau vive la sua città e condivide con il lettore i luoghi a lui cari, o meglio, cari al nostro Jean-Duc: ristoranti, cafè, strade, librerie...luoghi realmente esistenti, fanno da sfondo alle sue passeggiate, le corse per la città con la testa tra le nuvole, e il suo fedele Cezanne sempre al fianco ("I cani ti perdonano sempre e non si offendono mai: è questo che li differenzia dai gatti e da quasi tutte le donne.")
Potrei definirlo un romanzo a colori: il rosa pastello delle parole romantiche, l'azzurro dei cieli tersi di Parigi, e della misteriosa busta, il rosso del fuoco che sia accende nella corrispondenza che si fa intrigante, il blu della rabbia del non capire e non accettare il mistero...un romanzo come un incredibile quadro, mirabilmente esposto alla Gallerie Du Sud.
Tutto inizia da una vera e propria lettera, in una finissima busta azzurro pallido. La grafia è elegante, nobile alla vista...e tutto questo ha un gusto antico, sa di pricipesse e duchi e castelli...
Poi la realtà prende il sopravvento, e dal fascino della carta stampata si passa alla freddezza della posta elettronica: veloce, efficente...dalla trepidante attesa, all'intrigante scambio di veloci messaggi telematici, ma i contenuti non cambiano. Le parole sono antiche, ispirate, appassionate...trappola per un cuore, quello di Jean-Luc, ancora in cerca della sua dama.
Come finirà questa romantica relazione epistolare...? Jean-Luc avrà la pazienza di aspettare la manifestazione della sua Principessa? O la sua impazienza metterà a rischio la storia più romantica che abbia mai vissuto?
Cosa mi ha lasciato questo libro? ...una voglia inaspettata di partire per Parigi, per seguire i passi di Jean-Luc e Cezanne, Marion, Aristide, Bruno, Luisa...e una leggera ombra di invidia...per una storia davvero d'altri tempi!
Ho apprezzato molto che nella traduzione italiana siano state lasciate alcune espressioni in francese: danno un bel movimento alla vicenda, sembra di sentire la voce di Jean-Luc, il seduttore de la Rue De Seine, impegnato a far capitolare ogni donna, ma col cuore imprigionato dalla sua Principessa della lettera azzurra.

Tocca a voi! Un petit noir ben zuccherato e...buona lettura!

CONSIGLIATO!