lunedì 21 ottobre 2013

ROSA CONOSCE IL MARE

di Ivana Sica

ROSA CONOSCE IL MARE
Ivana Sica
Edizioni Artestampa
2010, 144 p. 
"A Bellavista i giovani si sposavano per amore. Le famiglie non avevano patrimoni da salvaguardare o altre ragioni per rendere infelice la vita ai propri figli".
Fu proprio l'amore a rendere infelice la vita di Rosa, e della sorella Adele.
In un paesino dell' Italia meridionale, sulle coste del tirreno, in cui il clima è mite, e dove il mare fa da guardiano, gli abitanti lottano giorno dopo giorno la povertà, che bussa incessantemente alle porte. Possono contare solo sulla clemenza di un uomo,  padrone di tutto: Don Francesco Signorelli della Rocca della Croce, signore di tutte le terre, creditore e benefattore.
Quasi una divinità, adorato e temuto...amante delle belle femmine, "possibilmente in piena fioritura".
Tra la dura terra di schiene piegate e quel mare, che spaventa e sfama le famiglie di Bellavista, crescono Rosa e Adele. E proprio quella terra e quel mare diventano la loro croce.
E' la terra di Bellavista a segnare il destino di Adele, disonorata da una gravidanza fuori dal matrimonio, in giovane età, per opera di un bracciante stagionale, uomo di passaggio a Bellavista, come di passaggio fu anche il suo amore per lei.
Cacciata dal padre, per aver gettato la vergogna sui suoi fratelli, e aver infangato il buon nome della famiglia, Adele parte per Roma.
Sarà il mare, invece, ad infrangere con violenza le sue onde contro la giovane anima di Rosa. Quell' incontro impetuoso con don Francesco doveva essere solamente la punizione al marito partito per il mare contro la sua volontà, mare che non gliel' ha più restituito, da cui in cambio  ha avuto in grembo la piccola Irene.
Un biglietto per Roma sembra essere l'unica possibilità per far crescere la piccola Irene, lontana da Bellavista, e dalla vergogna che ha già tanto segnato la sua famiglia.
Ma è veramente da questo che Rosa sta scappando?
E cosa la porta a spingersi oltre, verso le nebbie di una sconosciuta Italia Settentrionale, lontana dal mare che è la sua anima, e in cui è custodito il suo cuore?
Riuscirà a difendere Irene dal destino che perseguita le donne della sua famiglia?
Un viaggio tra generazioni di donne, un percorso dentro e fuori da anime femminili, ferite dalla vita e battute dall'amore.
Un romanzo duro come la terra, impetuoso come il mare, toccante e delicato come queste donne che lottano tra debolezza e determinazione per avere un'ultima possibilità di essere finalmente felici.




Il romanzo di Ivana Sica è una storia che continuamente si ripete...il destino di una famiglia che passa di donna in donna, di madre in figlia. E che contagia, come un'epidemia, tutte le persone che si avvicinano a loro.
Sono pagine dense di vita, eventi che apparentemente sembrano sempre sfociare nella disperazione ma che ogni volta, in extremis, si attaccano a quell'ultimo alito di speranza per rimettere il moto la vita, per afferrare un'altra opportunità.
Sempre in bilico tra la felicità e la rassegnazione le donne di questo romanzo sono l'una dentro l'altra. Si guardano senza parlarsi, si sfiorano, si incontrano per poi allontanarsi di nuovo, consapevoli che il destino le ha legate indissolubilmente.
Ivana Sica
 
"Rosa conosce il mare" è in apparenza una storia semplice, veloci corse nel tempo, con pause importanti e dense di rivoluzioni interiori, la caratterizzano.
Ma pagina dopo pagina il cuore di Rosa prende dimora nel cuore del lettore, che sente sulla pelle il disagio di questa donna, la sua sofferenza, e la prigionia a cui ha destinato se stessa.
E' una donna ferma, immobile, che coltiva un unico desiderio: aprire un giorno la porta a quell'uomo che lei sa essere l'unico capace di farla risorgere.
E questo buio a cui si è costretta la rende cieca, incapace di vedere che Irene, la figlia non è altro che la sua possibilità di costruire qualcosa, di vivere di nuovo.
Grazie a questa scrittrice e alle sue parole facciamo un'esperienza forte, intensa.
Ci facciamo carico del vissuto di Rosa, la accompagniamo in questo viaggio in terra italiana, verso paesi così lontani dal suo, così distanti da quel mare che è sempre stato la sua energia, che mischiato al suo sangue, riempiva le sue vene di vita, di motivazione, di fervore.
Quel mare non c'è più: è rimasto il secco di una terra che non è la sua, che potrebbe essere quella di Irene, in cui quest'ultima si sta perdendo, perché lasciata sola a vivere una realtà che non capisce e non conosce.
Un romanzo inizialmente scritto in terza persona, un racconto preciso, puntale nei dettagli e realizzato a pennello, come un quadro che lentamente prende forma.
Poi, improvvisamente qualcuno prede in mano la situazione, e si presenta al lettore in prima persona. E noi, che leggiamo queste pagine, ci rendiamo conto che il romanzo è vivo, che qualcuno stava parlando di sé, che quello che fino a quel momento abbiamo letto è la storia di qualcuno che ben la conosce e l'ha in parte vissuta.
Quel qualcuno è la piccola Irene ormai cresciuta, che è passata dalla vita alla morte, per rinascere a qualcosa di nuovo, e che ora ha la possibilità di guardare con occhi adulti il suo passato, e quello della madre, riempiendoli di senso, di un significato che il dolore aveva cancellato.
Mi ha colpito molto questo cambio di narrazione sul finale: una scrittrice che sa sorprendere. Un romanzo che sa di possibilità, che hai il sapore della risurrezione.
"Rosa conosce il mare" è un'esperienza personale: il lettore non può esimersi dal farla.
Allora...coraggio! Aprite quelle pagine, lasciate correre lo sguardo veloce tra una parola e l'altra, tra un capito e l'altro, che, vi assicuro, vi cattureranno e voi glielo lascerete fare.
Il finale è speranza, è futuro...una nuova nascita: il più bel inno alla vita che mai si possa ascoltare.
Un romanzo che parla di donne, scritto da una donna...e A cup of books! Un libro all'ora del tè è lieto di consigliarlo!

ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATO



 

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